
Mentre in Italia si ammazzano i ragazzi di colore che rubano uno snack, si propongono classi separate “di inserimento” per i bambini immigrati e si trovano nei rumeni i colpevoli di tutti i mali del mondo, gli Usa ci stupiscono ed eleggono un giovane politico ed ex avvocato per i diritti civili di nome Barack Hussein Obama. Ok, sarà pure d’accordo con la pena di morte e sposterà in Afghanistan buona parte dei militari americani in Iraq (altro che ritiro), però la sua elezione ha un valore simbolico – per l’età, per la storia politica, e ovviamente per il colore della pelle – tanto evidente da portare chiunque a riconoscere il momento storico. E le riforme che ha promesso potrebbero davvero cambiare volto agli Stati Uniti, magari grazie all’appoggio di quella gente che finora della politica se n’è fregata. Credo sia una persona abbastanza seria da evitare le inevitabili smancerie da cugino di secondo grado appiccicoso e rompicoglioni in cui il Biscione è specialista.
40 anni fa in Usa ammazzavano Martin Luther King, oggi viene eletto un presidente di colore.
40 anni fa in Italia mandavano la polizia contro gli studenti universitari… oggi pure. Mah.

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