
ComicUs è la creatura di cui sono più orgoglioso. Sarò banale, ma è come un figlio, che ho nutrito, che ho visto crescere, e che adesso vedo camminare sulle proprie gambe. Questo è solo uno dei motivi per cui nei prossimi mesi mi vedrete persino di meno su quelle pagine. Nelle ultime settimane abbiamo lavorato, vista la partenza di Carlo e la mia che qui vi annuncio, per riformare uno staff di coordinamento redazionale all’interno del sito che sta mostrando di lavorare alla grande. Il sito va sempre meglio, i visitatori aumentano, la stima e le soddisfazioni pure. Purtroppo il mio tempo diminuisce notevolmente, per questioni personali e professionali. Su tutte il fatto che anche io, come Carlo, ho iniziato a collaborare in maniera abbastanza stabile nelle vesti di supervisore e soprattutto di traduttore con la casa editrice Magic Press, editore che ho sempre stimato come lettore e come “addetto ai lavori”. A breve uscirà il nuovo volume di
Hellboy, da me tradotto, e il secondo numero di
Classici DC Lanterna Verde, che supervisiono (per poi passare anche lì alle traduzioni). Ho l’opportunità, insomma, di lavorare continuativamente su alcuni dei personaggi che amo di più. Però, l’impegno, a cui se ne aggiungono altri legati al fumetto o al giornalismo (che vi annuncerò presto), non mi permette di proseguire con il mio coinvolgimento nel sito, che, come molti si saranno accorti, non è più lo stesso già da tempo.
Non è questa la sede per dilungarmi su questioni come presunti “conflitti d’interesse” che lascio alle menti dei più maliziosi e a contesti meno formali. Resta il fatto che in passato ho collaborato più o meno saltuariamente con numerosissimi editori, mantenendo, credo, sempre la stessa onestà intellettuale e imparzialità. Stavolta anche per motivi di tempo mi allontanerò un po’, pur rendendomi disponibile nei confronti della redazione, anche per evitare che, visto il clima in cui viviamo, anche venga messa la credibilità di tutto il sito.
Inoltre, personalmente, sia per impegni presi, sia per una precisa scelta personale, continuerò a occuparmi di studio e analisi del medium, nelle varie convention, scuole e università con cui collaboro o collaborerò. Tutto questo è coerente con l’idea che ho sempre sostenuto che si può fare critica pur collaborando con realtà del settore, come avviene per numerosi altri autori e giornalisti (non solo nel nostro ambito), basta mantenere l’onestà intellettuale e il rispetto per il lettore.
Adesso la stanchezza si fa sentire, e il figliol prodigo è cresciuto. Si è preso le sue cose, ha staccato i poster, e ha preso un monolocale in città. Ogni tanto lo verrò a trovare, quando lui vorrà, sperando di non disturbare.
Rispondi