Siamo messi veramente male: in un raro caso di contraddittorio giornalistico non accondiscendente, l’intervistato, dopo aver chiesto di aver fatte le domande che lui vuole (quelle che gli danno il la per i suoi soliti comizi-monologhi), messo in difficoltà si alza e interrompe l’intervista, e c’è per chi simpatizza verso un atto inconcepibile, inaudito, e si da della maleducata alla giornalista che fa il suo lavoro, non chinandosi alle nuove regole imposte dal servilismo-berlusconismo.
E’ come se all’esame, il professore chiede un concetto all’esaminato, e questi gira intorno al concetto, non essendo in grado di rispondere, e allora chiede al prof di chiedergli quello che vuole lui, e al suo rifiuto, lo offende, gli chiede perchè lo incalza, e si alza incazzato.
Siamo messi veramente male, oppure siamo abituati a un tipo di giornalismo che non è tale.
Mah…
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