
Ieri, in una giornata dedicata al riposo, mi sono concesso l’ultima (doppia) puntata della terza stagione di Lost e l’ultima di Heroes 1. E adesso sono un po’ disperato, vista l’astinenza prolungata (specie per Lost, che ricomincerà a febbraio 2008, ma con 16 puntate, ininterrottamente). Ma sopratutto, sono disperato, per motivi diversi, sui finali in sé.
Heroes è stata la serie rivelazione dell’anno, una serie che, tra l’altro, i nerd appassionati di comics ameranno da impazzire, visti i richiami e le citazioni. Tanto Rising Stars, un po’ Supreme Power e Watchmen, finora si è dimostrato un piccolo capolavoro di sceneggiatura, sia per come i personaggi si sono sfiorati sia, sopratutto, per come si sono incastrati il presente e il futuro predetto. Il finale, però, per quanto emozionante, non è all’altezza delle aspettative. Come era prevedibile tutti i protagonisti si trovano nello stesso punto, e la battaglia ha il sapore di quelle battaglie di gruppo che abbiamo visto migliaia di volte nei fumetti di supereroi, senza però la maturità e gli aspetti di novità che avevano contraddistinto il resto della serie. Comunque, lo ribadisco, mi sono emozionato.
La terza stagione di quella che è assolutamente la mia serie preferita, Lost, mi aveva deluso nella parte iniziale (troppo lunga) e in quella “di mezzo” (diciamo tra la nona e la 14° puntata) per poi partire con un rush finale strepitoso. Sono state svelate cose importantissime, sono stati suggeriti esplicitamente possibili soluzioni sull’origine dell’Isola, si sono approfondite le relazioni. E la puntata finale è un susseguirsi continuo di colpi di scena, di situazioni che si ribaltano, di storie che si muovono parallele (è successo anche negli altri due season finale) e si alternano con un ritmo perfetto, richiamandosi a vicenda, e soprattuto una specie di “fine”. Ma sono sicuro che, pur lasciando tante cose in sospeso, ancora una volta Lost prende in giro gli spettatori fingendo una soluzione.
Come ho detto altre volte in passato, quando la mandibola ti rotola a terra dopo avere visto roba del genere, ci si chiede se valga ancora la pena raccontare storie, conoscendo la concorrenza che gira!
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